mercoledì 26 settembre 2007

col vento in faccia

ammirare un'alba o un tramonto facendo parte del paesaggio, sentire la natura attorno a te svegliarsi, agire secondo i ritmi dettati dall'istinto, a volte dolce, a volte crudele, senza barriere dietro le quali nascondersi, patire il freddo e il caldo, sopportare il costante brusio degli onnipresenti insetti, resistere alla fame e alla sete, non cedere all'impazienza, rispettare la natura ed ogni suo rappresentante, cogliere la poesia che può far la differenza in un immagine, vincere la paura del buio e del vuoto, da sempre radicate nell'inconscio dell'uomo, la vertigine generata dagli alti, ampi spazi, e l'oppressione data dagli stretti pertugi. questo significa essere un fotografo di natura selvaggia, vivere una vita col vento in faccia

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